Memoria spedita da/Memory sent by: francesco.michi il 6.12.2004
memory padre/father LA FESTA DI COMPLEANNO - le emozioni della memoria memories figli/sons i nonni - emozioni/rivelazioni della memoria un nonnino
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riferimento temporale/time reference : 11 ,2004
i nonni - emozioni della memoria
quando ero piccolo viveva con noi mia nonna. ed anche mio nonno, ed anche uno zio di mia madre, il fratello della nonna. Gli anziani rappresentavano il 50% della composizione del mio nucleo, che per il resto era composto da me, mia madre e mio fratello. Il padre era morto quando io e mio fratello eravamo piccoli.
Mia nonna, soprattutto, e mio zio, sollecitato da noi bambini, ci parlavano delola loro vita. Mio zio soprattutto della guerra, delle cose militari e noi avevamo una gran considerazione del suo passato guerriero. nonna raccontava cose diverse, dall'infanzia alla sua gioventù: poi prese l'alzheimer e continuò a parlare della sua gioventù. Raccontava una storia, una situazione e la ripeteva tante volte, fissandosi in quel racconto che non si ricordava di aver già fatto, finché noi bambini, scavando e facendo domande, non trovavamo l'aggancio per qualche altro ricordo che diventava ossessivo. Ascoltare le storie degli anziani era un piacere, e con la nonna malata diventava ( e valutando le cose con la consapevolezza della maturità me ne vergogno) una specie di divertimento, uno show.
Poi l'adolescenza e la giovinezza, i lehrejahre nei quali i racconti degli anziani non erano più giochi o storie, ma diventavano insegnamento e talvolta commozione. Negli anni settanta il nostro lavoro di musicisti ci portava a raccogliere (in prima persona, oppure attraverso testimonianze pubblicate) i canti dell'inizio del secolo, della guerra , delle lotte dei lavoratori prima del fascismo. E accanto a queste tanti ricordi di varie vite venivano a riempire la nostra attenzione.
Tutto questo per dire quanto nella mia vita abbia ascoltato dagli anziani e quanto abbia sempre amto questo mio ascoltare e questo per denunciare anche quanto mi sorprenda ciò che mi accade ora, arrivato a 50 anni... o forse non dipende dall'età ma da qualcosa che spazia da una sorta di sciovinismo familiare a non so che cosa
Da un anno vive con me, con mia moglie e mio figlio la madre di mia moglie. Lei racconta qualcosa? Sì, ma poco... mio figlio non sta ad ascoltarla, io non l'hop mai visto farlo, vive come in un mondo suo che comporende gli amici, il computer e la televisione. Ascolta me, ascolta la mamma quando raccontiamo della nostra infanzia, forse perché così ci riporta ad un terreno esoperenziale più vicino a lui, o forse per affetto, ma non ascolta i racconti della nonna, né vuole che lei gli risenta la lezione, forse proprio per evitare sue possibili divagazioni. Mia moglie anche non ascolta e non passa tempo con la madre a chiacchierare. La nonna, una volta che mi ero trattenuto ad ascoltare una sua storia, mi dice che io sono l'unico , e che lo sono perché avendo avuto i nonni in casa, so come farlo (mah! anche mia moglie aveva i nonni in casa - quanto son labili i ricordi e soprattutto come punti di vista e ruoli che cambiano, figli che diventano genitori e genitori che passano a nonni, possono fuorviare) . Beh, può sembrare, ma non è così. Io non so ascoltarla. I suoi racconti mi defraudano, mi sento turbato perché da qualche parte dentro di me sento che le sue esperienze usurpano le mie. Mi è difficile esprimere questa emozione che io stesso non so capire.
'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
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