Memoria spedita da/Memory sent by: francesco.michi il 15.7.2009
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Chiunque
può scrivere le sue memorie su Connected Memories _ Connected
Memories è un tentativo di interpretare esteticamente le
nostre memorie e la memoria in generale.
Nota: i testi che si inseriscono possono essere corretti, ma non
cancellati
English
Anyone can write their own memories on Connected_Memories. Connected_
Memories is an attempt to aesthetically interpret our memories and
memory in general.
Note: the inserted texts can be corrected, but not cancelled |
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riferimento temporale/time reference : 3 ,2009
Ofelia is dead
Nel marzo di quest'anno è morta mia zia Ofelia.
In realtà non era propro mia zia, ma era una cugina, la differenza di età faceva sì che invece io e mio fratello la
considerassimo una zia e sua figlia, di poco più grande di noi, la nostra cugina.
La zia Ofelia era, credo, del '26 o del '27, quasi l'età di mia madre, era figlia della sorella di mio padre.
Quella parte della mia famiglia viveva ad Empoli, mentre noi vivevamo a San Giovanni Valdarno. Finché fu vivo mio padre, e per un periodo successivo di più o meno 15-20 anni, ci siamo frequentati abbastanza, poi i contatti si sono allentati ed abbiamo cominciato a sentirci e vederci sempre più raramente.
Un paio di anno fa , mia zia Ofelia mi ha cercato per telefono: ha chiamato mia madre e le ha chiesto di dirmi di ttelefonarle.
Così ci siamo risentiti dopo forse 10 anni dal'ultimo contatto.
Ofelia voleva chiedermi se riuscivo a farle una visita, voleva vederci, me e mio fratello, prima di morire; io le risposi che certo, avrei chiamato mio fratello e avremmo trovato un giorno.
Le dissi anche che avevo la curiosità di parlare con lei di una particolare notte...
In realtà non ho tralasciato di cercare un modo per andare a trovarla, ho telefonato presto a mio fratello, ho preso con lui un accordo più o meno vago di trovare un giorno per andare.
E poi sono passati due anni e non lo abbiamo mai fatto e ci è arrivata la notizia della morte di Ofelia.
La notte di cui volevo parlare fu una notte di tantissimi anni fa, una notte d'estate, nella quale eravamo in una casa al mare con Ofelia, io e mio fratello bambini piccoli, e forse Beppina, una sorta di nostra tata. Una notte di paura, di non so che, ti tempesta, di tuoni e di fulmini e senza luce, nella quale io ricordo vagamente di avere anch preso un a scossa in un interruttore mezzo rotto, e non so che altro.... ma ora questo è tutto ciò che rimane.
Ofelia e Beppina sono morte, mio fratello non ricorda niente, io ho perso il mio ricordo.
Non mi perdono tutt'oggi di non essere andato a trovarla, di non aver colto il suo desiderio di vederci per quella che con molta probabilità sarebbe stata l'ultima volta. Di scambiarci quel ricordo, così come magari altri.
Sento tutto questo come una colpa grave.
Alla mia età , ancora molto lentamente, ma già comincio a perdere persone, persone che conservano memoria di brandelli della nostra vita comune, persone e ricordi che sono presenti, magari in lontananza ma con forza nella nostra memoria, e che forse sono anche conservati nella loro.
Non dovremmo stancarci di raccontarci chi eravamo e che cosa abbiamo fatto e visto e vissuto: tutti i buchi dovrebbero essere riempiti e trasmessi.
E' vero che ognuno di noi è piccola cosa nell'universo, e che le nostre storie personali sono insignificanti in confronto alla Storia, ma vedo come un peccato che vadano perse, e con loro anche quella sorta di tenerezza che ci avvicina emozionalmente al nostro vissuto e che probabilmente coinvolgerà in seguito le persone che ci hanno voluto bene, quando incapperanno nel nostro ricordo.
Da marzo ho cominciato, appena ho avuto un po' di tempo, ad andare a far visita alle persone che non vedo da molto tempo, che ormai sono anziane o anche molto anziane, per dare a loro e a me il senso di come le nostre memorie sono ancora "connected".
'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
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