Memoria spedita da/Memory sent by: calvin il 31.10.2005
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Chiunque
può scrivere le sue memorie su Connected Memories _ Connected
Memories è un tentativo di interpretare esteticamente le
nostre memorie e la memoria in generale.
Nota: i testi che si inseriscono possono essere corretti, ma non
cancellati
English
Anyone can write their own memories on Connected_Memories. Connected_
Memories is an attempt to aesthetically interpret our memories and
memory in general.
Note: the inserted texts can be corrected, but not cancelled |
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riferimento temporale/time reference : mesi fa
il ponte
Qualche giorno fa sono andato a correre.
Per andare a correre devo attraversare il ponte sull’Arno e quel giorno, tornando, mi ci sono fermato in mezzo a guardare il tramonto.
C’era una luce bellissima, di un arancione intenso, con qualche nuvola rosa spennellata nel cielo azzurro.
Gli occhi non riuscivano a staccarsi da quella luce. Avrei voluto che entrasse dentro di me.
Di fronte a questo spettacolo mi sembrava di capire tutto, di entrare in sintonia col mondo, di comprendere vita e morte, dolore e gioia……ogni cosa bella o brutta.
Ero vicino al parapetto e dietro di me scorrevano lentamente file di auto strombazzanti.
Davanti a me c'era un altro mondo: di luce, acqua, nutrie e uccelli vari che continuavano tranquillamente la loro vita.
Dietro il caos di macchine, davanti a me un ordine armonico di vita e di morte.
Io, al parapetto, ero in una sorta di terra di confine. Sul limitare, affacciato su un’altra maniera di stare al mondo.
Per questo capivo.
Era tutto perfetto.
Ho ripensato anche a come, mesi fa, passando su questo stesso ponte, i miei pensieri fossero completamente diversi.
Ero decisamente in una fase buia della mia vita. Una fase in cui vedi tutto nero. In cui tutto ti sembra dolore
In questa fase mi sembrava di essermi seduto sulla riva di un fiume e vedere gli altri vivere, correre, darsi da fare, amare, odiare, lavorare, ecc. E io lì, sulla riva con la voglia di ributtarmici dentro a questa vita, ma con l’incapacità di farlo. Nessuna forza riusciva a staccarmi da terra.
Andare a correre era una delle maniere per poter superare questo momento buio.
Non starò a raccontare i motivi di questo mio stato.
Possono essere tantissimi e forse poco interessanti da raccontare.
Non è di questo che voglio parlare ma solo del fatto che attraversando il ponte, ogni volta, pensavo che avrei potuto buttarmi giù.
Togliermi le scarpe e saltare giù.
Dimenticare ogni dolore, ogni angoscia, ogni dubbio.
Dimenticare di vivere.
Non l’ho fatto, naturalmente. E non credo che lo farò.
Però allora lo pensavo spesso.
Era una delle tante soluzioni che mi passavano per la testa, per superare questa “fermata” dolorosa della mia vita.
Poi una di queste volte ho cominciato a pensare a chi mi stava intorno.
Ho cominciato a pensare a chi, se fossi sparito, sarebbe dispiaciuto veramente.
Ho cominciato a fare un elenco delle persone che conosco dividendole in coloro che davvero avrebbero sofferto della mia morte e coloro che sarebbero stati fintamente addolorati.
Per giudicare non ho usato nessun metro particolare……solo quello che mi sentivo dentro.
E….con grande meraviglia, mi sono accorto che le prime erano tante.
Le altre molto meno.
(Sicuramente dopo questo scritto il secondo gruppo aumenterà di molto. Ma ormai sono fuori pericolo di salto dal ponte.).
Forse ho barato?
Barato perché non avevo intenzione di farlo?
Forse,……. ma se anche fosse………..l’importante è che non mi sia buttato.
'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
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