riferimento temporale/time reference : Estate 1977


Jesus Christ Superstar

Estate rovente quell'anno a Cassine, un paesucolo quattro-case-due-vigne-sei-mucche in provincia di Alessandria che si fregia però di una chiesa monumento nazionale (mi ricordo che ogni tanto appariva tra le foto dell'Intervallo RAI, quello con la musica di arpa, quando "la trasmissione sarà ripresa il più presto possibile).
Un gruppo di ragazzi alquanto disperati: niente da fare dal mattino alla sera se non passeggiare nel boschetto, raccogliere conchiglie fossili nelle pareti di tufo o nella cava della Silea (laterizi), tentare i primi goffi approcci intersesso o ascoltare il chitarrista autodidatta di turno e l'immancabile Canzone del Sole di Battisti (strimpellata maluccio perché il "barré" era un po' difettoso).
Al cinema parrocchiale proiettavano "Jesus Christ Superstar": dopo averlo visto una decina di volte decidemmo di "girarne" una versione piemontese. Prelevata senza permesso la cinepresa Super8 di mio padre, e mandato il Bugneu (l'unico con patente) ad Alessandria a comprare due filmini Kodak dopo una fantozziana colletta, dopo una sceneggiatura quantomai raffazzonata ed un casting al limite del ridicolo, il primo ciak venne fissato in un mattino torrido alla cava della Silea.
Un pianoro biancheggiante, rovente e screpolato, tra le cui fenditure si trovavano moltissime conchiglie fossili, vestigia di quando in Piemonte c'era il mare, dominato da collinette riarse. Lì girammo la scena del discorso della montagna, delle proteste di Giuda e dell'orto dei Getsemani.
Per la Domenica delle Palme sostituimmo gli asinelli con una serie di motorini scalerci (io guidavo un Ciao arancione che aveva conosciuto dozzine di tempi migliori).
La crocifissione fu girata in paese, sul davanti della famosa chiesa medievale, tra il disdoro e gli anatemi delle beghine locali.
Ho rivisto il filmino un po' di tempo fa, quando mi ero messo di buzzo buono per ribaltare su VHS tutte le bobine 8 e Super8 che impolverivano nell'armadio.
Alla tristezza ed alla nostalgia dolorosa nel rivedere quelle immagini tremolanti dai colori incerti credo dedicherò un altro messaggio.
Un saluto ai miei amici attori del bel tempo che fu: Gianfranco il Conte, il Bugneu, la Daniela, Renzo, Anna, il suo fidanzato (tradito col Conte), Andrea, VesVes e chissà chi altro mi è sparito nei neuroni.



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