Memoria spedita da/Memory sent by: claudio.pozzi il 13.6.2005
|
Chiunque
può scrivere le sue memorie su Connected Memories _ Connected
Memories è un tentativo di interpretare esteticamente le
nostre memorie e la memoria in generale.
Nota: i testi che si inseriscono possono essere corretti, ma non
cancellati
English
Anyone can write their own memories on Connected_Memories. Connected_
Memories is an attempt to aesthetically interpret our memories and
memory in general.
Note: the inserted texts can be corrected, but not cancelled |
|
riferimento temporale/time reference : dall'altroieri al sessantotto
Ciao? Mao!
Ecco, sono in un bel pasticcio.
La memoria di partenza risale a non più di una settimana fa.
Più che memoria, due righe di cronaca: questa volta sono indispensabili.
Dopo qualche tempo di silenzio, una telefonata con Francesco, l'Autore Sommo.
Ciao come stai, che piacere risentirti, abbiamo vinto un premio, ormai gli scritti si moltiplicano, abbamo tutti una certa età .
Ma la politica, i settanta, li stiamo rimuovendo tutti?
Oh! Ma dai!... Non è possibile!?!?....
Riattacco dopo aver preso un appuntamento al mare e comincio a rimuginare.
Giù appunti, valutazioni, ricordi slegati, un po' trattenuti. Tutto lavoro di cervello.
Poi un'immagine, una risata, due lacrime, singulti di piacere.
Ed inizia la memoria, quella vera.
Fine '68 inverno, dopo un temporale. Avevamo incontrato, Leonardo ed io, nel corridoio della scuola uno dei trascinatori
più in voga del momento: tal Pasca, non ne ricordo il nome, erano due fratelli.
Avrebbero di lì a poco contribuito alla nascita del partito Marx-Leninista e poi alla scissione della linea nera. Visto che siamo tutti di una certa età , non mi dilungo in spiegazioni.
Insomma, quel giorno ci aggiudicammo le simpatie del Pasca che ci fece solennemente omaggio di uno splendido distintivo di Mao,
rosso e oro.
Passarono pochi istanti e già eravamo a cavalcioni di un Ciao, probabilmente prestato da qualcuno, con in testa e nel cuore sogni di grandiose battaglie, in nome del proletariato internazionale e obbligatoriamente nelle boscaglie più sperdute del pianeta.
Con cotanto ardore che ci scaldava, ci dirigemmo verso S.Lorenzo perchè il distintivo esigeva una degna cornice: un basco su cui appuntarlo ed una sciarpa da sventolare al collo.
Non riuscimmo a raggiungere la fila dei banchi che cercavamo: venimmo stoppati dalla manona di uno di quei vigili col cappottone e i baffi, uscito da poco dal libro di Pinocchio. Ci fermò ed incominciò una filippica (eravamo in due sul Ciao) cui reagimmo con qualche balbettio e lo sguardo basso finchè non arrivò la minaccia più dura: "lo dico ai vostri genitori!". Allora sì che gli aspiranti guerriglieri si sciolsero in un unico pianto e lamento.
Dopo ancora qualche lungo minuto di pietose smorfie ululate, ci ritrovammo mestamente a spingere il Ciao verso la bancherella dei nostri sogni.
L'acquisto venne portato a termine, ma la fierezza con cui indossammo la divisa rimase scalfita ancora qualche giorno dall'umiliazione.
'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
|