Memoria spedita da/Memory sent by: Carlo.Giabbanelli il 17.5.2005
memory padre/father calcio e democrazia memories figli/sons Miti e misure.
| Guarda la mappa 2d dell'intero albero / See the 2D map of the whole tree |
|
Chiunque
può scrivere le sue memorie su Connected Memories _ Connected
Memories è un tentativo di interpretare esteticamente le
nostre memorie e la memoria in generale.
Nota: i testi che si inseriscono possono essere corretti, ma non
cancellati
English
Anyone can write their own memories on Connected_Memories. Connected_
Memories is an attempt to aesthetically interpret our memories and
memory in general.
Note: the inserted texts can be corrected, but not cancelled |
|
riferimento temporale/time reference : anni '60
muscolacci
Mi ricordo che a un certo punto agli altri bambini cominciarono a spuntare i muscoli delle braccia. Erano delle palline fra la spalla e il gomito e una delle più grandi soddisfazioni, per chi ce le aveva, era di farle diventare dure dure. Gli altri tastavano, come si tastava la gomma della bici per sentire se era gonfia abbastanza, e ammiravano, invidiavano oppure disprezzavano.
A me le palline nei bracci non sono mai venute. Giuro. Dice che ho la muscolatura lunga; sarà . Come nelle gambe: c'era un mio compagno di scuola, Alessandro detto Dando, che già alle elementari aveva dei polpacci incredibili, di quelli anatomici divisi in due. All'epoca le mie gambette stecche non trattenevano neanche i calzettoni. Ora va appena un po' meglio.
Insomma anch'io sono di quelli segati dal calcio. Se ci ripenso non ricordo di aver partecipato mai a una vera squadra. Al massimo partitelle, quasi mai in un campetto. Più che altro per strada (allora si poteva, ad Anghiari) o nell'orto di qualcuno o a scuola. Gli altri mi tolleravano ma io ero un disastro e lo sapevo: ero lento, debole e completamente privo di mira.
Il mio problema però era più generale, legato a qualsiasi confronto fisico. Anche a pallavolo facevo pena. La corsa non ne parliamo. Le volte che tentavo la corda o la pertica a scuola, poi mi dovevano venire a scendere da quel metro e mezzo scarso che avevo fatto con sforzi disumani. C'è da dire che, disgraziatamente, ero un anno avanti e quindi il più piccolo della classe. In pratica tutti mi menavano a piacimento e io ho sviluppato un carattere rancoroso che ogni tanto rispunta anche adesso.
Da grande ho sostanziato teoricamente la mia insofferenza nei confronti del calcio, ma preferisco non parlarne perché posso diventare molto offensivo. Dirò solo che con le bandiere e le divise mi ci pulisco il culo.
'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
|