Memoria spedita da/Memory sent by: stefano.lasagna il 11.5.2005
memories figli/sons Barberia
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Chiunque
può scrivere le sue memorie su Connected Memories _ Connected
Memories è un tentativo di interpretare esteticamente le
nostre memorie e la memoria in generale.
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cancellati
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Anyone can write their own memories on Connected_Memories. Connected_
Memories is an attempt to aesthetically interpret our memories and
memory in general.
Note: the inserted texts can be corrected, but not cancelled |
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riferimento temporale/time reference : 1952 Estate 1971
Donna FelicitÃ
Estate 1971. Giovane giovane anch'io (8 anni), ma ancora adesso quando ascolto su qualche radio sfigata Donna Felicità dei Nuovi Angeli (testo di Vecchioni) mi ritorna nel naso l'odore del mare pulito, del pesce fresco, delle reti stese al sole ad asciugare. La sabbia della spiaggia di Riva Trigoso (lato ponente, vicino agli scogli) sempre troppo calda per i miei piedi ancora temeri, un ombrellone a spicchi colorati che pesava 30 chili e solo mio papà riusciva a piantare come si deve. Una piccola casetta in riva al mare, di fronte alla colombaia e sopra una rivendita di vino (Zolezzi), due camere con il gabinetto sul balcone che la zia Giulla ci affittava tutto l'anno per una scocchezza. Una bicicletta Graziella bianca e blu che avevo imparato a dominare senza rotelle grazie alle lezioni del mio vicino di sotto Renzo Figoli.
L'odore di legno marcio dei due leudi in disarmo sulla spiaggia, luoghi proibiti dove solo i più grandi osavano salire e - si diceva - fumare le sigarette.
A metà luglio il borgo si animava per la Sagra del Bagnun, e tutti quanti stavamo inpiedi fino alle 23 per vedere i (miserrimi) fuochi artificiali. Ne esplodeva uno alla volta, e tra uno e l'altro passavano anche 3-4 minuti; poi il gran finale con una dozzina di fuochi sparati di seguito. Poi applausi sparuti e via verso casa con ancora in bocca il gusto delle nocciole pralinate vendute nel sacchetto trasparente nelle mille baracchette che sorgevano e sparivano nell'Arco di un week end.
E Figaro, il parrucchiere siciliano col negozio all'angolo che mi tagliava i capelli a spazzola (ordine di mio padre) con la macchinetta a mano che mi faceva venire i brividi; poi mi spruzzava il borotalco sul collo, e con il rasoio a mano che affilava sul cuoio mi rifilava i peletti di collo e basette, pulendo la lama su di una vecchia schedina dell'Enalotto.
La Profuga, che vendava i pesci in giro per Riva guidando una bicicletta a tre ruote tipo motocarro, ma con il cassone davanti al manubrio e gridava "Anciue, lasgerti, buuuuugheeee..." alle 7 del mattino sotto casa. Altro "motocarro" a pedali guidato dalla lattaia del Ponte che consegnava casa per casa le bottiglie di latte in vetro.
Seguono memorie più recenti. A presto.
'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
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