riferimento temporale/time reference : 4 ,2005


ricordi diversi

In questi giorni,parlando con la mia figlia maggiore,ho notato come i nostri ricordi sullo stesso avvenimento spesso non coincidano.
Anche cose avvenute di recente pare abbiano lasciato memorie diverse,e mi sembra di vedermi quando lei mi racconta quello che si ricorda e io la guardo,impaurita?meravigliata?incazzata? perchè no,non è vero niente,è andata sicuramente in un altro modo.
Così ricordo io.
A volte mi fa anche sentire in colpa,quando descrive fatti avvenuti,che mi vedono protagonista,attribuendomi parole,azioni che io,ne sono super sicura,non ho detto e non ho nemmeno fatto.
La cosa sarebbe potuta anche finire lì,ma poi mi sono ricordata che anche l`altra figlia,quella mezzana,ha dato resoconti diversi di cronache più o meno familiari,tanto che lì per lì mi sono sentita infastidita da questo splafonare,entrare di forza nei MIEI ricordi,modificarli e poi avere anche la faccia tosta di dire: è andata proprio così,invece.
Pensandoci su credo di aver capito che anche per i ricordi entra in gioco una sorta di istinto di sopravvivenza,o forse sarebbe meglio definirlo di conservazione della specie,nel senso che abbiamo un gran bisogno di rendere piacevole,importante la nostra vita e le tracce che via via ne rimangono.
Per cui una mamma che sul momento non mostra neanche tanto interesse di fronte ad un avvenimento può invece diventare coinvolta,amorosa,rassicurante ecc,ecc.
E mi viene da chiedermi: in quale misura anche io ho modificato i fatti ,per averne almeno dei ricordi,se non meravigliosi,almeno bellini per quel che riguarda soprattutto la mia famiglia di una volta,quella dei miei genitori e di me e mia sorella?
Per non perdere quella che considero la Memoria,con la emme maiuscola, mi verrebbe voglia di scrivere,per fermarli, quelli che considero i fatti più importanti,ma sono veramente troppi.
E mi vien da ridere prendendo atto che ora che potrei farlo non me ne viene in mente nessuno,o meglio son tutti lì che pigiano e non so da dove cominciare…
Uno è questo:
alle elementari avevo una maestra burbera,non sorrideva mai,mi intimoriva parecchio,ma nello stesso tempo la ammiravo,e ci tenevo veramente tanto ai suoi giudizi.
A volte,quando spiegava, se qualcuno faceva qualche domanda attinente lei smetteva di parlare e diceva:Questa è una bella domanda,una domanda intelligente.
Naturalmente io timida e insicura non avevo MAI domande intelligenti,non mi veniva niente di niente.
Eppure lo desideravo tanto.
Una volta,mentre spiegava,io guardavo fuori,chissà cosa,e all`improvviso ebbi un lampo,non ci pensai neanche un secondo e feci la domanda che aspettavo da così tanto tempo:
Maestra,perché sul banco a volte c`è la luce del sole e poi scompare e torna tutto grigio?
Lei si interrompe,mi guarda e dice dritto nei miei occhi e nel mio cuore:
Che domanda stupida.
Potessi tornare indietro mi sa che non la farei per niente,quella domanda.
Chissà perché mi è venuto in mente proprio questo episodio!
Non c`è nemmeno un lieto fine perché aspetto ancora che qualcuno mi dica le fatidiche parole:
Questa si…….



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