Memoria spedita da/Memory sent by: claudio.pozzi il 4.3.2005
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Chiunque
può scrivere le sue memorie su Connected Memories _ Connected
Memories è un tentativo di interpretare esteticamente le
nostre memorie e la memoria in generale.
Nota: i testi che si inseriscono possono essere corretti, ma non
cancellati
English
Anyone can write their own memories on Connected_Memories. Connected_
Memories is an attempt to aesthetically interpret our memories and
memory in general.
Note: the inserted texts can be corrected, but not cancelled |
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riferimento temporale/time reference : ottanta
eolie
Partivamo per mano con il nostro piccolo bagaglio. Avevo a quei tempi una di quelle sacche militari cilindriche, lunghe e strette. Due sacchi a pelo estivi, un paio di magliette di ricambio e via col primo treno per Napoli. La traversata notturna sul ponte del traghetto era la prima presa di coscienza di un’avventura tutta sotto le stelle. La prima volta avevo trovato Tommaso già a Salina e mi aveva chiesto di fare tappa in tutte le isole. Avevo saltato per principio le più snob o le più turistiche e ci eravamo fatti Filicudi, Alicudi e Ginostra. Da allora ce ne stavamo sempre ad Alicudi, la più riparata e la più comoda per noi, che si dormiva all’aperto senza neanche la tenda. Dormivamo su uno spiazzetto vicino agli scogli. L’ultimo bagno prima di entrare nel sacco a pelo, e poi svegli a guardare il cielo scuro e stellato sopra di noi. Ci si sentiva portar via, proprio l’incontrario dell’effetto del Sole che di giorno ci appiattiva sulle pietre. Il sonno tardava ad arrivare e noi, in quei momenti recuperavamo tutto il senso di lontananza che faceva parte della quotidianità invernale.
La mattina, alle prime luci, non appena il sole faceva capolino e cominciava a scaldare, giù a capofitto nell’acqua. Il bar, per la colazione, era gestito da un gruppo di simpaticissimi napoletani con cui sarebbe nata un’amicizia. Quando tornavamo ai nostri scogli cominciavano ad arrivare i ragazzi sparsi nelle stanze in affitto. Passavamo la giornaqta appollaiati come uno stormo di gabbiani, scambiandoci libri che divoravamo fra un bagno e l’altro. Con Tommaso ogni tanto facevo una camminata e gli insegnavo ad arrampicarsi sugli scogli. La sera andavamo spesso a cena da qualcuno nelle splendide terrazze delle case eoliane arrampicate sui costoni di lava. Erano serate fresche e piacevoli. Si tirava tardi senza fatica. Poi noi scendevamo giù per i sentieri e raggiungevamo il nostro angolino lungo la scogliera. Qualche volta la cena era a casa di qualche pescatore che ci cucinava il suo pesce.
Abbiamo fatto amicizie che sono durate nel tempo ad Alicudi. La volta più bella fu quando ci andammo a Settembre. In quel momento la natura assume un’intensità particolare: cominciano le migrazioni degli uccelli, passano delfini, i colori e i profumi si fanno più netti.
Il viaggio di ritorno aveva quasi sempre qualche contrattempo. Traghetti persi, treni stracolmi ed in ritardo, l’unica volta che si prese un aliscafo si fermò in mezzo al mare per tre/quattro ore.
Ho un grande rimpianto di quelle vacanze. Star lì dieci giorni valeva energeticamente almeno quanto due mesi di una vacanza normale.
'AGGANCIA' a questa una tua memoria / 'HOOK' to this memory a memory of yours
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