Il rubinetto deve essere aperto, l'acqua scorre al di la del muro che separa questa stanza dal bagno, ora si é chiuso, poi il clic dell'interruttore, il crac del parquet e una voce "t'as ammenne le capotes et la creme?" poi il cassetto al mio fianco si é aperto.Una mano fruga si sente il rumore dello stropiccio del'involucro delle capottes.La radio sveglia é azionata e un secondo di musica non quella di domani invade la stanza. Ora un canale poi un'altro, musica, voci un'incidente fragoroso. Le coperte si muocono? "Judi Foster..... Les silence des Agneaux mardi soir..... Hm. Un'altra voce d'uomo, un doppiatore non vedo il volto ma so che il fiml é americano, un'altra informazione, tv. Il rutto scandito da questo battere incessante della miae dita sullla tastiera. E un fondo continuo del motore della macchina al fianco della mia gamba sinistra. Il naso gocciola struscio la mano veloce, tv, tamburi, fuori un'auto. Dal letto nessun rumore, una sirena. Ora vado e scopo. Fred Aster canta , una festa , non vedo 1943 . Senza il cappello di lana sento ancora piu' fruscio. Un rumore sordo nelle scale al di la' dell'ingresso. Uno scroscio. La manica del maglione struscia il bordo del tavolo in vetro. Una musica bougy.Un braccio sulle lenzuola struscia. Il motore si rianima come una ricarica. Ragiona?

Fine primo capitolo a plus Marco

Parigi

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